UNA SCELTA D’AMORE

Valutazione
Accettabile-riserve, Realistico
Tematica
Conflitti etnici, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Terry George
Durata
110'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
SOME MOTHER'S SON
Distribuzione
Medusa
Soggetto e Sceneggiatura
Terry George, Jim Sheridan
Musiche
Bill Whelan
Montaggio
Craig McKay

Sogg. e Scenegg.: Terry George, Jim Sheridan - Fotogr.: (Normale/a colori) Geoffrey Simpson -Mus.: Bill Whelan - Montagg.: Craig McKay - Dur.: 110' - Produz.: Jim Sheridan, Arthur Lappin, Edward Burke

Interpreti e ruoli

Helen Mirren (Kathleen Quigley), Fionnula Flanaghan (Annie Higgins), Aidan Gillen (Gerard Quigley), David O'Hara (Franck Higgins), John Linch (Bobby Sands), Tom Hollander (Farnsworth), Tim Woodward (Harrington), Ciaran Linds, Geraldine O'Rawe, Gerard McSorley, Dan Gor-don, Grainne Delany

Soggetto

Nell'Irlanda del Nord, la vita di Kathleen Quigley, vedova, inse-gnante, è sconvolta quando Gerard, uno dei suoi tre figli, viene arrestato con il leader dell'Ira Frank Higgins durante uno scontro a fuoco con l'esercito britannico. Kathleen vorrebbe tenersi in disparte ma la madre di Frank, Annie, la convince ad impegnarsi nella causa indipendentista. In prigione Gerard e Frank aderiscono allo sciopero della fame guidato da Bobby Sands. Questi viene eletto nel parlamento britannico ma subito dopo muore, e ciò fa capire a Kathleen che anche suo figlio seguirà la stessa sorte, a meno che non sia lei stessa ad intervenire e a firmare per il figlio la dichiarazione di rinun-cia, come promesso dal primo ministro Thatcher. Il dubbio la tormenta a lun-go, finchè prevale la decisione di scegliere la vita del figlio. Ma l'azione degli scioperanti non è comunque passata invano, e il governo britannico è ora costretto a trattare sulle loro richieste.

Valutazione Pastorale

La storia raccontata è autentica. Nel 1981 ventuno madri irlandesi si trovarono di fronte al dilemma se lasciare morire i loro figli o intervenire contro la loro volontà. La figura di Kathleen è dunque presa ad emblema di tutte le ventuno madri, e il film riporta l'attenzione su un fatto e su un luogo, la guerra civile in Irlanda, che restano tra i più crudi e drammatici dell' Europa occidentale. La questione irlandese, già affrontata anche dal recente "Michael Collins", è proposta con taglio agressivo e reali-stico che sfiora quasi i toni documentaristici. Essendo innegabile che il film sposi del tutto la causa dei ribelli contro il governo tatcheriano, va tuttavia sottolineata la volontà di mettere insieme il dato politico con quello privato, di far risaltare il dolore dei sentimenti accanto alle ferire della guerra. Riscontri positivi, dal punto di vista pastorale, che si affiancano ad una ben motivata rappresentazione degli interventi e del ruolo della Chiesa cattolica irlandese in questi tragici avvenimenti. Riserve vanno evidenziate per qual-che momento crudo, forse superfluo ai fini della comprensione della vicen-da. Utilizzazione: Il rigore del film e la sua attualità ne consigliano l'utilizzazio-ne anche in programmazione ordinaria, certo con un'attenzione per la pre-senza di minori. In contesti più ristretti, si può fare ricorso al film per affron-tare argomenti legati alla storia europea, al rapporto fra lotta politica e ricor-so alla violenza, ai diritti del cittadino e doveri delle istituzioni, a ciò che intercorre tra famiglia e politica, al rapporto tra Chiesa e società

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