UNA VITA TRANQUILLA

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Famiglia, Famiglia - genitori figli, Gangster, Male
Genere
Drammatico
Regia
Claudio Cupellini
Durata
105'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Italia
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Filippo Gravino, Guido Iuculano, Claudio Cupellini Filippo Gravino
Musiche
Teho Teardo
Montaggio
Giuseppe Trepiccione

Orig.: Italia (2010) - Sogg.: Filippo Gravino - Scenegg.: Filippo Gravino, Guido Iuculano, Claudio Cupellini - Fotogr.(Scope/a colori): Gergely Poharnok - Mus.: Teho Teardo - Montagg.: Giuseppe Trepiccione - Dur.: 105' - Produz.: Fabrizio Mosca.

Interpreti e ruoli

Toni Servillo (Rosario Russo), Marco D'Amore (Diego), Francesco Di Leva (Edoardo), Juliane Kohler (Renate), Leonardo Sprengler (Mathias), Alice Dwyer (Doris), Maurizio Donadoni (Claudio), Giovanni Ludeno (Enzino)

Soggetto

Da dodici anni Rosario Russo vive in Germania, gestisce un albergo ristorante, ha una moglie tedesca e un figlio piccolo. Un giorno arrivano da lui due ragazzi italiani, Edoardo figlio del capo di una famiglia di camorra, e Diego. Il passato fa presto a tornare. Rosario si chiamava Antonio De Martino, era un potente camorrista del casertano, e aveva un figlio, Diego. Ad un certo punto si era fatto credere morto ed era emigrato per cominciare una nuova vita. Edoardo riconosce Rosario, lo ricatta e lui alla fine lo elimina. Ora deve salvare se stesso e Diego dalla vendetta. E la fuga ricomincia.

Valutazione Pastorale

La vita tranquilla ovviamente non esiste. E cambiare nome non basta, lo aveva già detto Pirandello. Quello che siamo stati ritorna, e le colpe nascoste vanno espiate. Lungo questo crinale si muove il copione, nel quale, dice Cupellini : "...gli elementi noir della trama hanno la funzione più alta di mettere in scena un tema esistenziale tipico del racconto moderno: la duplicità dell'essere umano.(...)". Sono obiettivi in gran parte raggiunti, grazie all'asciuttezza della regia, priva di inutili diversivi, e all'intensità della recitazione, non solo (e sembra quasi naturale) di Toni Servillo nel ruolo di Rosario ma anche di tutti gli altri, figure di contorno o meno. Un dramma compatto e credibile per un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e nell'insieme problematico.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in occasioni successive con attenzione per la presenza di minori e piccoli. Per questi ultimi anche in caso di uso di DVD e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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