UN’AGENDA CHE VALE UN TESORO – FILOFAX *

Valutazione
Accettabile-riserve, Brillante
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Arthur Hiller
Durata
109'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
FILOFAX
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Jill Mazursky, Jeffrey Abrams
Musiche
Stewart Copeland
Montaggio
William Reynolds

Sogg. e Scenegg.: Jill Mazursky, Jeffrey Abrams - Fotogr.: (normale/a colori) David M. Walsh - Mus.: Stewart Copeland - Montagg.: William Reynolds - Dur.: 109' - Produz.: Geoffrey Taylor

Interpreti e ruoli

James Belushi (Jimmy Dworski), Charles Grodin (Spencer Barnes), Anne De Salvo (Debbie), Mako (Sakamoto), Veronica Hamel (Elizabeth), Hector Elizondo, Loryn Locklin, Stephen Elliott, Cates Mc Fadden, John De Lamie, Thom Sharp

Soggetto

a Los Angeles, alla vigilia della sua scarcerazione, Jimmy Dworsky, un estroso ladro di automobili, uscito dal carcere con un artifizio per assistere alla partita del campionato di baseball, trova in una cabina telefonica un'agenda con alcune carte di credito appartenenti a Spencer Barnes, un nevrotico dirigente pubblicitario la cui vita è interamente e meticolosamente organizzata tramite questo diario. Mentre Spencer, in crisi per questo smarrimento, tenta invano, con l'avventato aiuto di Debbie, un'attaccaticcia ex compagna di scuola, di contattare Diane, la dirigente in una importante compagnia di pubblicità e Sakamoto, un prestigioso affarista giapponese, da parte sua Dworsky, scambiato per Barnes, si trova coinvolto, con successo, negli affari di questi. Dopo numerosi equivoci, Barnes e Dworsky, loro malgrado, hanno modo d'incontrarsi e, frequentandosi, di divenire amici non prima di aver ottenuto di essere entrambi assunti con lauti stipendi da Sakamoto. Rientrato, con uno stratagemma, nel carcere, Jimmy ne riesce all'istante finalmente scarcerato.

Valutazione Pastorale

i due protagonisti sono James Belushi, l'evaso, e Charles Grodin, individuo programmato: tanto estroso, svagato e fortunato il primo, quanto nevrotico il secondo il quale, una volta persa la sua agenda, si ritrova in un ginepraio. È dal ginepraio che il regista Arthur Hiller li fa sortire, immettendo nello stampo della commedia brillante una sfilza di situazioni, scambi ed equivoci. Il film è divertente, curato nei dettagli, brioso ed azzeccato quanto ad interpretazione. Tutti i meccanismi scattano al momento giusto e con quel bizzarro di Jimmy anche Spencer deve pur adeguarsi. Per qualche giorno ha perso un'agenda vistosa ed importante, ma ha trovato un amico, che lo ha reso meno noioso e spigliato.

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