VECCHIE

Valutazione
Accettabile-riserve, Complesso, dibattiti
Tematica
Amicizia, Anziani
Genere
Commedia
Regia
Daniele Segre
Durata
83'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Pablo Distribuzione Indipendente
Musiche
non accreditata
Montaggio
Daniele Segre

Orig.: Italia (2002) - Sogg. e scenegg.: Daniele Segre in collaborazione con Maria Grazia Grassini, Barbara Valmorin - Fotogr.(Panoramica/B&N): Paolo Ferrari - Mus.: non accreditata - Montagg.: Daniele Segre - Dur.: 83' - Produz.: Gianluca Arcopinto per Pablo; Daniele Segre per I Cammelli.

Interpreti e ruoli

Maria Grazia Grassini (Letizia), Barbara Valmorin (Agata)

Soggetto

Nel soggiorno di una casa di vacanze al mare, in un luogo imprecisato dell'Italia centrale. E' mattina. Agata ha dormito male e si è alzata. Letizia la raggiunge. Sono in camicia da notte, si siedono, cominciano a parlare. Cercano di programmare la giornata ma ogni volta che accennano ad uscire ogni scusa è buona per cambiare discorso e passare ad altro. Manca l'acqua calda nella doccia, una vicina suona alla porta. E intanto i discorsi si intrecciano: qualche acciacco, la propria condizione fisica, gli anni giovanili durante la guerra, la verginità, la prima volta. Agata e Letizia poi litigano fortemente, e Agata piange. Più avanti parlano delle paure che segnano la vita. Ricordano le rispettive storie d'amore, ne misurano l'intensità, e ora é Agata ad alzare la voce e a provocare il pianto di Letizia. Ancora una volta arriva la proposta di uscire. Ma le due donne dicono: "Siamo vecchie".

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film decisamente 'sperimentale', com'è nelle abitudini di Daniele Segre, regista da sempre dedicatosi ad un cinema calato nelle realtà meno gratificanti e meno evidenti della vita quotidiana con l'obiettivo di scuotere in qualche modo il torpore dei 'generi' e delle 'definizioni'. Qui c'è una sola inquadratura fissa in B&N dentro la quale per 83' si muovono (stando sedute, uscendo e rientrando) le due protagoniste. Tanto è spoglia e disadorna la scena, quanto si infittisce e si intensifica il dialogo. Le due donne parlano molto, tra loro o nei momenti in cui restano sole. Ne escono due ritratti femminili indubbiamente sofferti e dinamici, cui la fissità dell'inquadratura conferisce maggior forza espressiva. Fondamentale appare l'adesione al progetto delle due attrici, che costruiscono due donne con tante variazioni umorali e sentimentali. Forse la sfera interiore non è interamente approfondita, ma la radiografia di un'età delicata è ben studiata e scandagliata. Film difficile, anticommerciale, che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, con riserve per qualche passaggio meno sorvegliato, e complesso per indicarne l'insolito taglio narrativo adatto a dibattiti. UTILIZZAZIONE: più che per la programmazione ordinaria, il film si indirizza per occasioni mirate, come avvio ad una riflessione sul tema della vecchiaia, e sul tipo di linguaggio adottato dal regista. Attenzione è da tenere per i minori in caso di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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