Viaggio in Giappone

Valutazione
Consigliabile, poetico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Dolore, Famiglia, Letteratura, Matrimonio - coppia, Morte, Rapporto tra culture
Genere
Drammatico
Regia
Élise Girard
Durata
95'
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Sidonie au Japon
Distribuzione
Accademy two
Soggetto e Sceneggiatura
Élise Girard, Kahadija Zeggaï, Sophie Fillières
Fotografia
Céline Bozon
Musiche
Gerard Massini
Montaggio
Thomas Glaser
Produzione
10:15! Productions, Film-In-Evolution, Lupa Film,Box Porductions, Fourier Films, Mikino e Les Films Du Camélia

Interpreti e ruoli

Isabelle Huppert (Sidonie Parceval), Tsuyoshi Ihara (Kenzo), August Diehl (Il marito)

Soggetto

Sidonie Perceval è una scrittrice di successo entrata in crisi creativa dopo la morte del marito. Inviata in Giappone per presentare la riedizione del suo primo libro, viene accolta dall’editore, Kenzo, che l’accompagna attraverso il Paese. Durante il viaggio i due, lentamente, si aprono l’uno all’altra, ma il fantasma del marito la segue….

Valutazione Pastorale

Per una curiosa coincidenza, nel gennaio del 2024, arrivano nelle sale italiane tre film “giapponesi”: il prezioso “Perfect Day” di Wim Wenders; l’animazione “Il ragazzo e l’airone” del maestro Hayao Miyazaki e “Viaggio in Giappone”, terza opera della regista francese Élise Girard (“Belleville Tokyo”, “Strange Birds”), che ne ha scritto anche la sceneggiatura con Kahadija Zeggaï e Sophie Fillières. Un “road movie” dell’anima delicato, lento e sorprendente. La storia. Sidonie Perceval (Isabelle Huppert) è una scrittrice di successo che, alla morte improvvisa dell’amatissimo marito (August Diehl, attore tedesco già visto in “Bastardi senza Gloria” del 2009, “Il giovane Karl Marx” del 2017 e “La vita nascosta. Hidden Life” sempre 2019), ha smesso di scrivere. Invitata in Giappone per la riedizione del suo primo libro, dopo molti tentennamenti decide di partire. All’aeroporto viene accolta dall’editore, Kenzo (Tsuyoshi Ihara, “Lettere da Iwo Jima”, 2006), che l’accompagna attraverso il Paese, nel tour di presentazione alla stampa e al pubblico. Durante il viaggio, però, mentre i due cominciano ad aprirsi l’uno all’altra, Sidonie comincia a vedere il fantasma del marito. Quando, dopo non poche esitazioni, si confida con Kenzo, la reazione dell’uomo la stupisce e, mano a mano, che la confidenza tra i due aumenta, lo spettro sbiadisce e Sidonie potrà così accogliere una nuova possibilità, un nuovo amore. “‘Viaggio in Giappone’ – sottolinea Élise Girad – è nato dalle sensazioni che ho provato quando ho visitato il Giappone nel 2013. Attraverso questo film-viaggio volevo parlare del lutto, della rinascita, dell’amore che ritorna inaspettatamente… ‘Viaggio in Giappone’ riprende la ‘connessione’ tra passato e presente, tra la fine del lutto e l’inizio dell’amore. Mostra l’incontro tra due personaggi che potrebbero incarnare la Francia e il Giappone”. E c’è riuscita. Il film è esattamente questo. Kenzo è “gigante” un po’ rigido, riservato, rispettoso e attento, Sidonie è una donna che ha subito molte perdite, ferite alle quali neppure la scrittura riesce più a dare sollievo. Sono due sopravvissuti, scampati a incidenti, terremoti, guerre, con lutti da elaborare e il senso di colpa di chi sopravvive per “caso”. Due personaggi resi magnificamente da due interpreti semplicemente perfetti. “Viaggio in Giappone” è consigliabile, poetico, adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito. In presenza di minori è bene prevedere l’accompagnamento di adulti che aiutino a comprendere e contestualizzare la vicenda e i temi in campo.

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