VOCI

Valutazione
Discutibile, superficialità
Tematica
Donna, Letteratura
Genere
Drammatico
Regia
Franco Giraldi
Durata
100'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Làntia Cinema & Audiovisivi
Soggetto e Sceneggiatura
Franco Giraldi, Serena Brugnolo, Chiara Laudani, Alessio Cremonini Franco Giraldi, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Dacia Maraini
Musiche
Maurizio Abeni
Montaggio
Marina Vatteroni

Orig.: Italia (2001) - Sogg.: Franco Giraldi, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Dacia Maraini - Scenegg.: Franco Giraldi, Serena Brugnolo, Chiara Laudani, Alessio Cremonini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Marco Pontecorvo - Mus.: Maurizio Abeni - Montagg.: Marina Vatteroni - Dur.: 100' - Produz.: Mariella Li Sacchi per Factory s.r.l. in collaborazione con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Valeria Bruni Tedeschi (Michela Canova), Gabriella Pession (Angela), Gabriele Lavia (Glauco), Miki Manojlovic (Nando), Sonia Bergamasco. (Ludovica), Rossella Bergo (Sabrina), Imma Piro (Adele), Erica Blanc (Augusta)

Soggetto

Michela e Angela abitano nello stesso palazzo. Michela, giornalista alle prime armi, è timida e introversa; Angela é invece vivace ed estroversa. Potrebbero imparare a conoscersi meglio, ma all'improvviso Angela viene brutalmente assassinata. Michela resta con il rimorso di non aver fatto tutto quello che poteva, e allora decide di indagare sulle cause dell'omicidio. Mentre molti segnali cercano di scoraggiarla, Michela comincia a frequentare Nando, grande amico di Angela, e ottiene la sua fiducia. Nando ha un passato non proprio rassicurante, e molti sospetti si apppuntano quasi naturalmente su di lui. Michela però non si fa condizionare, e infine scopre che i motivi delle sofferenze di Angela sono da ricercarsi all'interno della sua famiglia. E'stato un rapporto incestuoso, cominciato nell'adolescenza e mai concluso, a far assumere ad Angela quegli atteggiamenti in apparenza felici e spigliati. Così facendo Angela ha sempre suscitato l'invidia delle altre donne. E proprio una di queste, Sabrina, segretamente innamorata di Nando, ha ucciso Angela in un momento di gelosia.

Valutazione Pastorale

Tratto dall'omonimo romanzo di Dacia Maraini, il film cerca di darsi una struttura da 'giallo' ma il tono drammatico resta quello prevalente. Il fatto è che al regista, che pure è uomo di cinema di navigatissima esperienza, sembra mancare quasi del tutto la convinzione per affrontare, inquadrare e costruire un impianto narrativo che giustifichi la vicenda 'gialla'. Così la ricerca dell'assassino resta di sfondo, e il regista precisa: "Parlando del senso del film, la cosa che mi attrae particolarmente è che la protagonista alla fine del suo impervio percorso non riuscirà a risolvere tutti i suoi problemi interiori, ma imparerà a fare i conti con se stessa, con i propri difetti e a 'prendere le misure' con la vita, a fare(come direbbero gli junghiani) la pace con il proprio lato oscuro, la propria 'ombra'...". Encomiabili intenzioni, che magari sulla pagina scritta erano più evidenti ma che nella trasposizione fanno fatica ad emergere. Forse girato con troppa fretta, forse appesantito da interpretazioni non del tutto azzeccate, il film resta a metà tra l'insignificante e l'irrisolto, con qualche passaggio isolato in cui il tema della ricerca di identità é più evidente e chiaro. Nell'insieme, dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, attraversato da troppa superficialità. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film è da utilizzare in occasioni mirate, soprattutto nell'ambito del rapporto cinema-letteratura.

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