WASHINGTON SQUARE – L’ EREDITIERA

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti***
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Letteratura, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Agnieszka Holland
Durata
113'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Washington square
Distribuzione
Italian International Film
Soggetto e Sceneggiatura
Carol Doyle tratto dal romanzo "Washington square" di Henry James
Musiche
Jan A.P. Kaczmarek
Montaggio
David Siegel

Orig.: Stati Uniti (1997) - Sogg.: tratto dal romanzo "Washington square" di Henry James - Scenegg.: Carol Doyle - Fotogr.(Normale/a colori): Jerzy Zielinski - Mus.: Jan A.P. Kaczmarek - Montagg.: David Siegel - Dur.: 113' - Produz.: Roger Birnbaum, Julie Bergman Sender.

Interpreti e ruoli

Jennifer Jason Leigh (Catherine Sloper), Albert Finney (Austin Sloper), Ben Chaplin (Morris Townsend), Maggie Smith (Lavinia Penniman), Judith Ivey (Elizabeth Almond), Betsy Brantley (mrs. Montgomery), Jennifer Garner (Marian Almond), Peter Maloney, Robert Stanton, Arthur Laupus, Nancy Daly, Sara Ruzicka, Lauren Hulsey, Scott Jaeck.

Soggetto

New York, 1880. Catherine Sloper, figlia di un medico ricco e famoso, è da sempre vittima delle critiche del padre che le rimprovera di non avere alcuna delle doti della defunta madre: bellezza, charme, raffinatezza. Catherine è goffa e timida, destinata forse a rimanere nubile. Ma un giorno conosce Morris Townsend e di lui si innamora in modo appassionato. Essendo la ragazza erede designata di una ingente fortuna, il padre é indotto a diffidare delle intenzioni di Morris. Incoraggiata dalla zia Lavinia, Catherine si convince che anche Morris provi per lei un amore sincero. E' il primo uomo a corteggiarla, e lei lo ricambia con assoluta fiducia. Quando il ragazzo chiede la mano di lei, il dottor Sloper fa l'ultimo tentativo per convincere la figlia che solo l'interesse per il suo denaro sta inducendo Morris a quel passo. Il matrimonio non si fa. Catherine rimane sola. Dopo la morte del padre, all'apertura del testamento, lei eredita solo la casa in cui vive. Passano alcuni anni, Morris, che era partito, torna in città, va a trovarla, ma ora Catherine lo respinge.

Valutazione Pastorale

Henry James pubblicò il romanzo "Washington square" nel 1881. La prima versione cinematografica é "L'ereditiera", diretto da William Wyler e interpretato da Olivia de Havilland. Affidato ad Agnieszka Holland, regista polacca, il testo perde qui un po' di smalto nel suo proporsi come affresco della società newyorchese di fine ottocento, mantenendo invece un buon livello di introspezione psicologica. La novità dunque consiste soprattutto nell'aver abbandonato il tono romantico e sentimentale della storia a favore di una più spiccata attenzione per i ruoli imposti dalla famiglia e dalla società, per le costrizioni imposte dalle convenzioni, per le difficili scelte della donna: il tutto tenendo l'occhio rivolto a quel periodo ma anche all'oggi, cercando di indurre lo spettatore a chiedersi qual è la situazione odierna all'interno di questi rapporti e di questi sentimenti. Sullo sfondo di una ricostruzione ambientale di grande efficacia, la storia quindi si muove sempre con pertinenti motivazioni di ordine sociale ma anche interiore. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come positivo, accettabile,e problematico per le tematiche che propone, da affrontare in dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto nell'ambito dei rapporti cinema/letteratura,e come spunto per parlare degli Stati Uniti di fine '800 anche in situazioni scolastiche.

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