Sogg.: Da un'idea di Manuel Poi-rier - Scenegg.: Manuel Poirier, Jean-François Goyet - Fotogr.: (Scope/a colori) Nara Keo Kosal - Mus.: Bernardo Sandoval - Montagg.: Yanne Dedet, - Dur.: 122' - Produz.: Maurice Bernart, Michel Saint Jean
Interpreti e ruoli
Sergi Lopez (Paco), Sacha Bourdo (Nino), Elisabeth Vitali (Marinette), Basile Sieouka (Baptiste), Olivier Guemenneux (Antoine), Melanie Leray (Guenaelle), Hélène Foubert, Gerard Privat, Catherine Riaux, Marie Matheron, Vanina Delannoy, Jean-Jacques Vanier, Jean-Louis Dupont, Bernard Mazzinghi, Karine Hascoet.
Soggetto
Sulle strade nellovest della Bretagna, Paco, di origine franco-spa-gnola, offre un passaggio a Nino, uno strano tipo che poi gli ruba la macchi-na e gli fa perdere il lavoro. Paco a sua volta sale sulla macchina di una ragazza, con la quale inizia una relazione che però si rivela difficile. I due fanno allora un patto: si rivedranno tra tre settimane per decidere se hanno voglia di stare ancora insieme. Paco ritrova Nino, pieno di rabbia lo manda allospedale, poi dispiaciuto lo va a trovare, senza sapere più che cosa fare nei giorni successivi. Nino allora lo convince a seguirlo ma senza una meta precisa. Si mettono in movimento a piedi, si fermano in varie locande. Paco fa conquiste femminili una dopo laltra. Nino, dopo vari tentativi, finisce con una donna psicologicamente instabile. Vanno ancora avanti e Paco fa cono-scenza con Nathalie, una ragazza madre con numerosissima prole. Paco pre-senta Nathalie a Nino, e a lui la ragazza rivela di aver avuto il primo figlio a 14 anni e poi di aver deciso di fare un figlio allanno con uomini occasionali ma di essere disposta a convivere a lungo con lui. Intanto sono passate le tre settimane, la ragazza dellinizio ha un nuovo fidanzato. Paco viene scaricato, si ritrova solo e torna da Nino e Nathalie, che lo accolgono intorno alla numerosa e rumorosa tavola piena di bambini.
Valutazione Pastorale
il film vorrebbe rappresentare la difficoltà odierna di mettere in piedi rapporti interpersonali efficaci o di costruire un sia pur modesto equilibrio esistenziale. Ci sono nel racconto spunti efficaci, ma tutto poi si risolve nella descrizione insistita di sentimenti che deragliano, di incontri occasionali, di assenza di qualche valore più solido. Il vagabondare, la ricerca, la verifica dellamore sono occasioni suadenti e forti, finché non scadono nella ripetitività e diventano solo copertura della voglia di non impegnarsi, di non fare scelte, di non prendere mai posizione. La conclusio-ne del film sembra essere quella che la vita va vissuta come capita, cogliendo loccasione, e sottraendosi a qualunque responsabilità anche nei confronti di una maternità vista quasi come ripicca e forma di affermazione sociale. Dal punto di vista pastorale, la storia non riesce quindi a proporsi quasi mai in maniera convincente ed anzi le suggestioni che ne derivano sono sostanzial-mente amorali e inaccettabili. Utilizzazione: il film è da escludere dalla programmazione ordinaria. Un recupero da prevedere in contesti più ristretti deve essere subordinato alla presenza di validi mediatori e strumenti di supporto per capire di quali disva-lori si faccia portatore il regista, che è un quarantenne nato in Perù e arrivato con molte idee confuse in Francia.