YES MAN

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Il comico, Lavoro, Psicologia
Genere
Commedia
Regia
Peyton Reed
Durata
102'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Nicholas Stoller, Jarrad Paul, Andrew Mogel tratto dal romanzo omonimo di Danny Wallace
Musiche
Mark Everett, Lyle Workman
Montaggio
Craig Alpert

Orig.: Stati Uniti (2008) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Danny Wallace - Scenegg.: Nicholas Stoller, Jarrad Paul, Andrew Mogel - Fotogr.(Scope/a colori): Robert D. Yeoman - Mus.: Mark Everett, Lyle Workman - Montagg.: Craig Alpert - Dur.: 102' - Produz.: David Heyman, Jim Carrey, Richard D. Zanuck.

Interpreti e ruoli

Jim Carrey (Carl Allen), Zooey Deschanel (Allison), Bradley Cooper (Peter), John Michael Higgins (Nick), Rhys Darby (Norman), Danny Masterson (Rooney), Fionnula Flanagan (Tillie), Terence Stamp (Terrence Bundley), Molly Sims (Stephanie), Sasha Alexander (Lucy), Rocky Carroll (Wes), Sean O'Bryan (Ted)

Soggetto

Impiegato in banca, Carl Allen attraversa un momento decisamente difficile: incapace di dare una risposta alle proposte che gli vengono fatte sul lavoro e dagli amici, dice sempre di no. Poi, dopo l'incontro casuale con una vecchia conoscenza, entra in contatto con Terrence Bundley e con la sua 'scuola del si'. All'inizio senza troppa convinzione, Carl comincia a dire si ad ogni sconosciuto che lo avvicina. Conosce Allison anche con lei si comporta allo stesso modo, ma in questo caso, dopo un po', la teoria del si comincia a mostrare qualche limite. Carl rischia di tornare da capo, ma ora ha capito che il si è importante purché lo si sappia usare. Torna da Allison e le dice che ora è veramente convinto di sposarla.

Valutazione Pastorale

Tratto da un libro e incentrato su una comicità un po' esteriore, all'americana (si dice così, quando si dovrebbe ridere per un niente, per situazioni incomprensibili), il raccontino ha tuttavia cadenze non del tutto disprezzabili. Allen è l'individuo in crisi senza motivi particolari e che tuttavia ha bisogno di riscostruire il proprio equilibrio professionale e affettivo. Una crisi alla quale Jim Carrey conferisce toni stralunati, alquanto ingenui, tipici delle persone che affrontano il quotidiano con la difesa di una certa innocenza. Il copione é diseguale, non sempre divertente ma non manca di toccare qualche punta di verità (i microprestiti in banca, gli eccessi nelle norme di sicurezza...). Nell'insieme é un ritratto che si muove tra realismo e grottesco per un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile, e del tutto semplice.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, come proposta di commedia simpatica e di facile fruizione.

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