Zucchero – Sugar Fornaciari

Valutazione
Consigliabile, poetico, Semplice
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Arte, Famiglia, Malattia, Matrimonio - coppia, Musica
Genere
Biografico
Regia
Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano
Durata
100'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Zucchero - Sugar Fornaciari
Distribuzione
Adler Entertainment
Soggetto e Sceneggiatura
Federico Fava, Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano
Fotografia
Massimo Moschin
Musiche
Zucchero Sugar Fornaciari
Montaggio
Corrado Iuvara
Produzione
Una Produzione K+ Film Con Adler Entertainment E Ela Film In Collaborazione Con Zucchero & Fornaciari Music S.R.L. Con Il Sostegno Della Regione Emilia-Romagna Attraverso Emilia-Romagna Film Commission

Soggetto

Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, si racconta con grande generosità accompagnato in questo flusso di ricordi da amici di lunga data come Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Francesco Guccini, Francesco De Gregori e Corrado Rustici. Una carrellata emozionante tra carriera, brani noti, collaborazioni eccellenti e inedite pagine private.

Valutazione Pastorale

A poche settimane dall’uscita della docuserie sul rocker di Zocca “Vasco Rossi. Il supervissuto” (Netflix), ecco il ritratto di un altro grande interprete della musica italiana, il bluesman emiliano Adelmo Fornaciari in arte Zucchero: è il documentario “Zucchero - Sugar Fornaciari”, in cartellone alla 18a Festa del Cinema di Roma e in sala dal 23 ottobre con Adler Entertainment. A dirigere il doc sono Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, che hanno convinto il noto bluesman da 60 milioni di dischi venduti a raccontarsi per la prima volta. Zucchero si mette a disposizione della macchina da presa, del pubblico, offrendo una testimonianza genuina e intima, nello stile proprio della terra emiliana. Zucchero è schietto e coinvolgente quando parla della sua musica, come pure quando racconta la sua infanzia felice a Roncocesi, paesino emiliano dalla cultura contadina, dove trascorre le giornate con la nonna Diamante o in chiesa a suonare l’organo. Il mondo dolce dell’infanzia gli viene però sottratto dalla scelta dei genitori di trasferirsi in Toscana, a Forte dei Marmi. Un trauma che l’artista non riesce mai del tutto a sanare e che lo farà sentire sempre un senza terra, un senza radici. Tra le pagine più interessanti del documentario ci sono le collaborazioni artistiche, le amicizie su e giù dal palco con artisti come Bono Sting, Brian May, Paul Young, Luciano Pavarotti (insieme hanno dato vita al “Pavarotti & Friends”), Andrea Bocelli, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici. E ancora, la genesi di noti brani come “Diamante”, “Donne”, “Miserere”, “Così celeste”, “Muoio per te” o “Someone Else's Tears”. Sul fronte privato, Zucchero parla diffusamente dell’attaccamento alla nonna Diamante, della luminosa semplicità dei genitori, ma anche della ferita legata alla separazione dalla prima moglie e della vertigine della depressione, che lo inghiotte per oltre cinque anni all’inizio del decennio ’90, quando paradossalmente la sua carriera internazionale decolla con passo deciso. Nell’insieme, il doc “Zucchero - Sugar Fornaciari” volteggia in maniera solida e convincente, con un ritratto del bluesman emiliano diretto e senza troppi orpelli. Il film parla di lui, delle sue origini, della sua musica e dei suoi incontri, ma anche delle sue fragilità, compresa quella costante malinconia che impreziosisce la vis poetica del suo blues. Un’opera che corre via veloce, agile, forse a tratti un po’ patinata, ma comunque equilibrata e onesta. Documentario consigliabile, semplice-poetico.

Utilizzazione

Da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte altre occasioni.

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